Zelda e’ […], colui che crea e muove lo “Spazio Zeldart”
il muto servo di scena.
Ha un lungo abito nero, una parrucca fine anni sessanta rossa (acconciatura corta), un trucco primi anni settanta deciso ma tenue.
Le calze sono color carne tenute su da una semplice giarrettiera nera. Indossa scarpette rosse tacco cinque (che riprendono il colore del rossetto).
Zelda sperimenta i limiti della caricatura.
Anonimo
E’un bambino che gioca da solo a fare uomo e madre.
Lui crea per curiosità e noia ma a Lei manca qualcuno da amare e questa sua mancanza si trasforma in desiderio, questo suo desiderio si fa personaggio vivente, una pluralità di personaggi in realtà che devono fare i conti con l’amore di Zelda.